Il Comando centrale (Centcom) degli
Stati Uniti afferma che in un ultimo raid delle forze americane
effettuato stanotte sullo Yemen ha colpito “14 missili Houthi
che erano stati caricati per essere lanciati dalle aree
controllate dai ribelli” sostenuti dall’Iran. “Questi missili
sulle rampe di lancio rappresentavano una minaccia imminente per
le navi mercantili e quelle della Marina statunitense nella
regione e avrebbero potuto essere lanciati in qualsiasi momento,
spingendo le forze americane a esercitare il loro diritto e
obbligo intrinseco di difendersi”, spiega il comando combattente
unificato del Dipartimento della Difesa statunitense.
I ribelli Houthi hanno assicurato che continueranno ad attaccare
le navi nel Mar Rosso. “Continueremo a prendere di mira le navi
dirette ai porti della Palestina occupata, indipendentemente
dall’aggressione statunitense-britannica per cercare di
fermarci”, ha detto un funzionario Houthi all’emittente locale
al-Masirah. “È una guerra aperta e” i nostri nemici “dovranno
sopportare attacchi e risposte sconvolgenti, potenti e
schiaccianti”, ha scritto su X il funzionario houthi Ali
al-Qahoum definendo gli attacchi di questa notte una “chiara
insistenza su un comportamento ostile e criminale contro lo
Yemen”.
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