
BRUXELLES – “Abbiamo dato parere favorevole all’avvio dei negoziati con l’Ucraina per l’adesione all’Ue e abbiamo apprezzato la decisione di Kiev di dare nuove norme per la minoranza ungherese, cosa che chiedevo da quando ero presidente del Parlamento europeo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue. “Allo stesso tempo chiediamo che si lavori per l’adesione in tempi più rapidi per i Paesi dei Balcani e la Bosnia”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.
Sulla decisione annunciata dall’omologa belga di bandire i coloni israeliani accusati di violenza in Cisgiordania, Tajani ha affermato che “non si possono equiparare i coloni israeliani ai terroristi di Hamas”. “Quello che fanno i coloni in Cisgiordania è sbagliato e lo abbiamo detto, abbiamo chiesto a Israele di fermare le violenze, ma Hamas si è macchiata di crimini immondi e la risposta di Israele è giusta”, ha aggiunto.
Il vicepremier è stato interrogato dai cronisti anche sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità non ancora ratificata dal parlamento italiano. “Il Mes è parte dell’Unione bancaria ma non è tutta l’unione bancaria: come Forza Italia siamo favorevoli all’approvazione del Mes ma non c’è una grande fretta, ne parleremo e il Parlamento deciderà”, ha detto. “Sono favorevole alla ratifica ma non dobbiamo essere condizionati dalla fretta degli altri perché noi è prioritaria anche l’armonizzazione fiscale all’interno dell’Ue per l’eliminazione dei paradisi fiscali e della concorrenza sleale”, ha poi spiegato.
Sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, ha poi aggiunto, “si sta andando nella giusta direzione nonostante ci sia qualcosa ancora da perfezionare”. L’Italia è disposta a trovare l’accordo, “la mediazione deve però non mettere a repentaglio l’elemento della crescita nel nuovo Patto: c’è una questione che riguarda i tempi di rientro e i contenuti del rientro, vediamo quello che si potrà fare”.
