
BRUXELLES – La Corte Ue ha riconosciuto che uno Stato membro può, per lottare contro una pandemia quale il Covid-19, vietare i viaggi non essenziali verso o in partenza da altri Stati membri classificati come ‘zona rossa’. Inoltre lo stesso Paese può altresì imporre alle persone che entrano nel suo territorio l’obbligo di sottoporsi a test diagnostici e di osservare una quarantena. La precisazione è giunta dalla Corte in seguito a una richiesta di chiarimenti arrivata dalla magistratura belga.
Nel comunicato diffuso dalla Corte si osserva anche che le misure restrittive della libera circolazione all’interno dell’Unione europea possono essere adottate con una disciplina di portata generale. Una disciplina del genere deve tuttavia essere motivata e contenere norme chiare e precise, la cui applicazione deve essere prevedibile per i cittadini. Essa deve inoltre essere non discriminatoria e poter essere impugnata nell’ambito di un ricorso giurisdizionale o amministrativo.
