BRUXELLES – L’eurodeputato belga Marc Tarabella, rilasciato lo scorso 9 maggio sotto condizioni dopo tre mesi di detenzione preventiva nell’ambito delle indagini sul cosiddetto Qatargate, è tornato oggi per la prima volta al Parlamento europeo per partecipare a una riunione della commissione Pesca, di cui è membro. Lo confermano fonti interne alla commissione stessa. Al termine della sessione Tarabella, secondo quanto riferito, si è intrattenuto al bar adiacente alla sala della plenaria, scambiando qualche parola con altri eurodeputati per poi lasciare l’edificio.
Rilasciato il 9 maggio scorso a condizione di rispondere a tutte le convocazioni della polizia – non può lasciare il territorio previo accordo con le autorità, e non può entrare in contatto con le persone coinvolte nel caso – Marc Tarabella ha potuto fare liberamente ritorno alla vita politica a Bruxelles. Dovrà invece chiedere al giudice istruttore Michel Claise l’autorizzazione a partecipare alle sessioni plenarie dell’Eurocamera a Strasburgo. Il socialista è il primo degli eurodeputati in carica coinvolti nella maxi-inchiesta belga sul presunto giro illecito di soldi tra Bruxelles, Doha e Rabat a riprendere le sue funzioni politiche. Gli altri due europarlamentari indagati, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili e il deputato italiano Andrea Cozzolino, si trovano in custodia cautelare ai domiciliari rispettivamente a Bruxelles e a Napoli.
Tarabella era stato arrestato il 10 febbraio, trascinato nell’indagine a seguito delle rivelazioni dell’ex eurodeputato pentito Pier Antonio Panzeri, che lo aveva accusato di aver ricevuto una somma compresa tra i 120mila e i 140mila di euro per sostenere il Qatar. Sospetti che il belga ha sempre respinto, dichiarando la sua completa estraneità ai fatti. Dopo due mesi trascorsi nel carcere di Saint-Gilles e uno ai domiciliari, all’indomani del rilascio l’eurodeputato aveva subito annunciato la volontà di ritornare alla vita politica. Giunto in aula di prima mattina, Tarabella ha preso parte al voto sul regolamento Ue sul ripristino della natura ed esposto la sua posizione sull’impatto ambientale della pesca. E’ stata “l”opportunità per me di ricordare le immense sfide ambientali, sociali ed economiche della politica europea della pesca”, ha sottolineato in un tweet. Domani, secondo quanto indicato da fonti del suo entourage, il socialista prenderà parte alla riunione della commissione Cultura dell’Europarlamento, mentre nei prossimi giorni tornerà a ricoprire la sua carica di sindaco di Anthisnes, il piccolo borgo di 4mila abitanti nella provincia vallona di Liegi che guida da quasi trent’anni.