BRUXELLES – Le misure adottate dalla Commissione europea per mitigare gli effetti dell’aumento delle importazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina in Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia “potrebbero rivelarsi inefficaci e insufficienti”. È quanto si legge in una lettera alla Commissione europea inviata nei giorni scorsi dai ministri dell’Agricoltura dei cinque Paesi al confine con l’Ucraina che hanno denunciato un crollo dei prezzi alla produzione a causa delle importazioni di alcuni prodotti agricoli da Kiev.
Lo scorso mese quattro dei cinque Stati interessati (Polonia, Ungheria, Bulgaria e Slovacchia) hanno deciso di introdurre un divieto di importazione, permettendone invece il transito. Misure unilaterali inaccettabili, secondo la Commissione che ha varato un piano in cui è prevista una salvaguardia speciale sull’import di quattro prodotti (grano, mais, colza, semi di girasole), oltre all’esborso di cento milioni per gli agricoltori dei 5 Stati interessati. (