Dopo le critiche della Comunità ebraica di Porto, che ieri ha considerato la nomina dell’ex primo ministro a Bruxelles “un colpo di stato antisemita”, l’Associazione Lusa Portoghese per Israele si congratula per la scelta dell’ex governante per l’incarico, lasciando parole di elogio e ricordando i “ponti” che i portoghesi costruiscono sempre.
C’è stata una prima reazione immediata, attraverso i social network, e oggi una comunicazione ufficiale, con l’Associazione Lusa Portoghese per Israele (ALPI) che prende le distanze dalle dichiarazioni della Comunità ebraica di Porto, che ieri è arrivata ad affermare che la nomina di António Costa a presidente del Consiglio europeo è “un colpo di stato antisemita”. Congratulandosi per la scelta dell’ex primo ministro, l’ALPI sottolinea addirittura quanto sia “prestigiosa” per il Paese la nomina di Costa a tale carica, dove avrà “un ruolo essenziale per il futuro dell’UE e per le sfide che dobbiamo affrontare oggi”.
Ieri, in una pubblicazione diffusa su Internet, la Comunità ebraica di Porto ha affermato che la scelta di António Costa potrebbe essere “un problema per gli ebrei che vivono nell’Unione europea”, accusando l’ex primo ministro di avere “una storia di animosità contro la comunità ebraica”. Dichiarazioni che l’Associazione Lusa Portoghese per Israele fa proprie, invocando una scelta che si distingua “nella costruzione di un migliore rapporto con lo Stato di Israele, il suo popolo e la sua diaspora”.
“La posizione di rappresentante esterno dell’Unione in questioni come gli affari esteri e di sicurezza rende il ruolo del dott. António Costa estremamente importante per le relazioni tra l’Unione e lo Stato di Israele, in particolare per quanto riguarda la sfida che quest’ultimo deve affrontare sulla questione del terrorismo e della sicurezza di tutti i Paesi membri e dei loro cittadini, nella risposta che l’Unione può dare agli Stati o alle Organizzazioni che promuovono attività terroristiche”, sottolinea il documento firmato da Madalena Barata, presidente dell’ALPI, dove si sottolinea anche che non c’è “il minimo dubbio” che l’ex sovrano sia “la persona più preparata per la posizione”, ricordando la storia dei portoghesi “nella loro capacità di costruire ponti”.
“Nel contesto del mondo di oggi, che consideriamo una sfida ancora più grande, possiamo solo esprimere il nostro sostegno e i nostri migliori auguri di successo in questa nuova missione”, sottolinea l’Associazione.