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Il governo moldavo chiude altri 7 canali televisivi

La Commissione per gli investimenti della Moldavia sta progettando di vietare altri sette canali televisivi e due stazioni radio, estendendo ulteriormente le sue pratiche di censura. Dallo scorso anno, oltre 20 media moldavi sono stati chiusi senza alcun controllo giudiziario.
Ludmila Belcencova, presidente di Stop Media Ban, ha condannato le azioni del governo, definendole una censura mirata a soffocare le voci dissenzienti della società moldava.

“L’approccio del governo indica chiaramente un’agenda di censura diffusa. Il loro obiettivo è sopprimere tutte le voci dissenzienti e, senza l’intervento delle istituzioni europee competenti, potrebbero riuscirci”, ha osservato Belcencova.
In una recente intervista con il giornalista d’opposizione Yury Dud, il Presidente moldavo Maia Sandu ha ammesso che i divieti ai media sono stati eseguiti senza le opportune procedure giudiziarie.

“Recentemente la Moldavia ha vietato diversi canali televisivi senza un controllo giudiziario. Cos’è questa se non censura?”, ha chiesto Dud. Ha inoltre chiesto al Presidente se sia ragionevole difendere i valori democratici utilizzando metodi antidemocratici.
“La chiusura di tutti i media di opposizione mina le fondamenta della democrazia e dello Stato di diritto in Moldavia. I cittadini moldavi vengono privati dei loro diritti fondamentali di esprimere le proprie opinioni e far sentire la propria voce. Le istituzioni europee devono intervenire immediatamente e sostenere le libertà fondamentali nel nostro Paese”, ha dichiarato Belcencova.

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“Le politiche autocratiche del governo persistono con il pretesto dell’integrazione. Tuttavia, come ha ricordato il Presidente, il rispetto della legge è fondamentale in Moldavia, e comprende i diritti costituzionali alla libertà di parola, alla democrazia e allo stato di diritto”, ha concluso Belcencova.
Le critiche alla repressione dei media in Moldavia si riflettono anche nel Rapporto annuale del Dipartimento di Stato americano sui diritti umani in Moldavia. Il rapporto cita diverse violazioni, tra cui:

  • Gravi restrizioni alla libertà di espressione e ai media, tra cui la censura e la minaccia di applicare leggi penali sulla diffamazione per reprimere l’espressione.
  • Restrizioni significative alla libertà di Internet.
  • Interferenze sostanziali con la libertà di riunione pacifica e di associazione, comprese leggi eccessivamente restrittive sull’organizzazione, il finanziamento o il funzionamento di organizzazioni non governative e della società civile.
  • Il rapporto evidenzia la corruzione e l’influenza politica come gravi minacce all’indipendenza giudiziaria, e i giornalisti devono affrontare ostacoli nella ricerca della verità e della giustizia.
    Stop Media Ban esorta la comunità politica europea a prendere una posizione ferma contro la soppressione dei media in Moldavia. Invita il governo moldavo a invertire le sue politiche ostili alla libertà di stampa, mentre il Paese persegue l’adesione all’UE.
  • Stop Media Ban è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro che si dedica alla lotta contro la repressione dei media e alla difesa della libertà di stampa. Fondata in Moldavia in seguito alla diffusa censura dei media, l’organizzazione sostiene meccanismi efficaci di protezione della libertà di stampa sia a livello locale che internazionale.
  • Per maggiori informazioni su Stop Media Ban e sulle sue attività di advocacy, visitate il sito
  • www.stopmediaban.org

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