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Le auto che si aggiornano da sole saranno un mercato da 700 miliardi di dollari entro il 2034

Secondo il rapporto di IDTechEx “Software-Defined Vehicles, Connected Cars and AI in Cars 2024-2034”, il mercato dei veicoli definiti dal software (SDV) e dell’intelligenza artificiale è destinato a valere oltre 700 miliardi di dollari entro il 2034, pari a circa il 20% del mercato automobilistico globale. Questa somma può essere ricavata da diversi settori, come gli abbonamenti mensili alla connettività, le commissioni sui pagamenti a bordo dei veicoli e gli aggiornamenti software una tantum. Grazie ai miglioramenti della connettività in auto, alle capacità hardware di bordo e allo spostamento globale delle preferenze dei consumatori verso modelli di abbonamento, il mercato dei veicoli definiti dal software è destinato a crescere a un tasso annuo composto del 34% tra il 2023 e il 2034, scrive James Falkiner, analista tecnologico di IDTechEx.

Oggi, la maggior parte dei ricavi degli SDV deriva dalla vendita di connettività come servizio. Con un metodo simile a quello con cui i provider di telefonia mobile addebitano i servizi di trasmissione dati, gli auto-OEM collaborano con i provider di telefonia mobile in diverse regioni per offrire Internet cellulare all’interno dei veicoli. Questa connessione a Internet serve a tutto, dalla navigazione a bordo del veicolo agli aggiornamenti software over-the-air (OTA) (come quelli utilizzati da Tesla per risparmiare miliardi di dollari in un recente richiamo), fino alla semplice fornitura di una connessione Wi-Fi per iPad o telefoni da utilizzare nel veicolo.

Il costo di questo servizio varia da regione a regione; ad esempio, Tesla, uno dei leader del mercato dei veicoli a guida autonoma, attualmente fa pagare 10 sterline nel Regno Unito o 10 dollari negli Stati Uniti per la “Premium Connectivity”, che sblocca lo streaming musicale, il Wi-Fi a bordo e persino il Karaoke! Con l’aumento dei veicoli dotati di funzioni di “guida autonoma”, come il BlueCruise di Ford o l’Autopilot di Tesla, IDTechEx prevede che le case automobilistiche inizieranno a generare ricavi significativi da queste funzioni.

Grazie a una vasta gamma di sensori radar, telecamere e, talvolta, LiDAR e ai sistemi di intelligenza artificiale e di visione presenti a bordo, i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) sono già diffusi sui veicoli più recenti. Mentre alcuni di questi sistemi sono obbligatori per legge nei nuovi veicoli in alcune regioni, come la frenata automatica di emergenza (AEB) nell’UE, altri sistemi che rendono l’esperienza di guida più rilassante possono essere addebitati come abbonamento mensile.

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Secondo la ricerca di IDTechEx, le case automobilistiche potranno far pagare fino al 50% in più per l’autonomia di livello 3 (autonoma in determinate condizioni) rispetto all’autonomia di livello 2 (automazione parziale, con il conducente ancora al comando). Attualmente negli Stati Uniti Ford fa pagare 75 dollari al mese per la sua tecnologia di guida di livello 2, BlueCruise, disponibile nella linea di veicoli Mustang Mach-E. In Europa, Ford fa pagare solo circa 25 euro al mese, a seconda del Paese, a dimostrazione della varietà e della flessibilità dei prezzi degli SDV.

Alla fine del 2023, Mercedes ha annunciato una partnership con il fornitore di servizi di pagamento Mastercard per offrire opzioni di pagamento a bordo dei veicoli, ad esempio per il carburante. Grazie all’autenticazione biometrica (sensori di impronte digitali o scanner facciali), le commissioni derivanti dai pagamenti a bordo dei veicoli potrebbero rappresentare una percentuale considerevole dei ricavi degli SDV. All’IAA Mobility 2023, IDTechEx ha parlato con JPMorgan Mobility Payments, una joint venture tra JPMorgan e Volkswagen, che ha discusso il concetto di rendere un’auto essenzialmente una carta di credito su ruote, in modo simile a come Apple Pay permette a un telefono di agire come una carta di credito. Sebbene la disponibilità di questa funzione sia attualmente limitata, IDTechEx prevede che essa si diffonderà gradualmente nei veicoli, diventando comune nei nuovi veicoli entro il 2029.

La caratteristica più controversa dei veicoli definiti dal software è il concetto di Hardware as a Service. Grazie alle centinaia di unità di microcontrollo presenti in un moderno veicolo software-defined e alla connettività dell’auto, le case automobilistiche possono disattivare o attivare determinati sistemi all’interno del veicolo da remoto. Utilizzando questo hardware, i clienti possono acquistare e sbloccare le funzioni integrate nel veicolo, anche dopo l’acquisto, senza doversi recare in un’officina o in una concessionaria. Ad esempio, BMW ha recentemente annullato la decisione di far pagare mensilmente il volante riscaldato.

IDTechEx prevede che in futuro i clienti potranno anche avere la possibilità di migliorare temporaneamente le prestazioni o l’autonomia dei loro veicoli o pagare un abbonamento mensile per un modello con maggiore potenza, che tornerà al modello di base se il cliente decide che le prestazioni elevate non fanno per lui. IDTechEx prevede che entro il 2034 il cliente medio spenderà poco meno di 75 dollari al mese per le funzioni software del veicolo, oltre ai pagamenti mensili, un valore spinto in alto da una percentuale relativamente piccola di clienti che pagano centinaia di euro al mese per le funzioni di guida autonoma, le informazioni sul traffico in tempo reale o le opzioni di personalizzazione.

Il rapporto IDTechEx, “Software-Defined Vehicles, Connected Cars, and AI in Cars 2024-2034”, fornisce un’analisi dettagliata dei Software-Defined Vehicles, esaminando le tecnologie chiave, le tendenze, l’analisi della catena del valore, l’analisi dei principali operatori e le previsioni di mercato granulari.

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