Dopo il raduno di ieri, giorno
della morte di Alexei Navalny, anche nel pomeriggio di sabato
alcune centinaia di manifestanti si sono ritrovati di fronte
all’ambasciata russa di Lisbona per omaggiare il dissidente
russo morto in un carcere siberiano e chiedere la liberazione
degli altri prigionieri politici.
Tenuti ad una certa distanza dalle transenne che circondano
l’edificio, i manifestanti hanno trasformato un albero del viale
antistante in un piccolo memoriale, con foto, fiori, messaggi e
candele. All’agenzia di stampa Lusa Maria Alandarenko, una delle
organizzatrici, ha dichiarato: “Gli europei non pensino che la
Russia sia lontana o che Putin sia lontano. Il mondo libero può
fare la differenza, perché in Russia oggi è impossibile
lottare”.
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