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Extinction Rebellion ‘occupa’ il museo di scienze naturali

 Con indosso le maschere con i teschi da Homo Sapiens, un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion ha occupato questa mattina il salone del Museo di Scienze Naturali di Torino. Due di loro reggevano uno striscione con scritto “Crisi eco-climatica: diamoci una mossa prima che di noi rimangano solo ossa”.

    Ai loro piedi alcuni cartelli che, ispirandosi a quelli che accompagnano i corpi imbalsamati di centinaia di animali contenuti nella stessa sala, riportavano la didascalia: “Homo sapiens: estinto. Specie ubiquitaria di ominide che visse sulla Terra per circa 200.000 anni. Nota per il suo ingegno e creatività, inventò l’arte e la cultura che amava custodire in costruzioni dette musei. Estinta a causa del collasso eco-climatico dovuto all’utilizzo di combustibili fossili. Le forme di organizzazione della sua società, chiamate governi, non attuarono sufficienti contromisure per fermare la distruzione dell’habitat della specie”.

    “In questo momento storico, quando il futuro della Terra è così legato alle decisioni politiche dei nostri governi, non si può parlare di scienza senza fare politica. Il Museo, come istituzione scientifica e di ricerca, dovrebbe ricordare ai governi l’urgenza di prendere decisioni per garantire la vita sulla Terra”, hanno spiegato le attiviste.
   

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