“Raintype”, ovvero la pioggia di lettere liberate di Lorenzo Marini sbarca a Seul, in Corea del Sud. La mostra, dopo essere stata premiata per l’installazione di arte contemporanea più visitata dell’anno al Museo di Santa Maria della Scala di Siena, ha già varcato i confini nazionali per essere esposta in Florida a Palm Beach e in California a Los Angeles, dove è stata definita dai media “The most loved installation” ed ora approda in Oriente al World Art Expo dal 15 al 20 febbraio, su invito dall’Artcontinue Gallery di Seul. “Si tratta di un riconoscimento importante che la cultura orientale tributa a Marini- spiega una nota -. La sua ricerca infatti coniuga i segni astratti dell’alfabeto occidentale con quello illustrato degli ideogrammi orientali”.
“Questa installazione immersiva – sottolinea lo stesso Marini – prende ispirazione da una giornata di pioggia. Solo che qui le gocce di pioggia non cadono mai, ma rimangono sospese in un universo linguistico tutto da scoprire. Le lettere diventano tali solo se si associano insieme ad altre lettere e prendono la forma della parola. Acquisiscono il senso nella loro composizione lineare. In questa opera d’arte le lettere non toccano mai terra, ma rimangono nel mondo delle idee, del possibile, del potenziale. Non hanno fretta di toccare terra, non hanno fretta di diventare parola, frase, discorso. Amano la libertà dello spazio e la sospensione del tempo. Aspirano a diventare frammenti di eternità.”
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