Le Nazioni Unite si sono oggi
dette “indignate” dalla notizia che il leader dell’opposizione
russa Alexei Navalny è morto in prigione ed hanno esortato le
autorità russe a garantire che venga condotta un’indagine
“credibile” sul suo decesso. “Se qualcuno muore sotto la
custodia dello Stato, si presuppone che lo Stato sia
responsabile, una responsabilità che può essere confutata solo
attraverso un’indagine imparziale, approfondita e trasparente
condotta da un organismo indipendente”, ha affermato la
portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani
Liz Throssel in una dichiarazione resa nota a Ginevra.
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