La seconda Camera costituzionale
della Corte superiore di giustizia di Lima ha ratificato la
decisione della Sovrintendenza nazionale della migrazione che
vieta all’ex presidente della Bolivia, Evo Morales, di entrare
in Perù.
“La decisione presa dalle Migrazioni è pienamente
giustificata, poiché esiste un rapporto dei servizi segreti da
cui risulta che il signor Morales è già stato classificato come
persona pericolosa per la sicurezza dello Stato”, si legge nella
sentenza.
In seguito alla destituzione e all’arresto in Perù del
presidente Pedro Castillo, che il 7 dicembre 2022 tentò di
sciogliere il Congresso violando la Costituzione, in diverse
regioni del Paese si verificarono proteste che causarono la
morte di decine di persone. Diversi deputati peruviani all’epoca
accusarono Morales – uno dei più accaniti critici del successore
di Castillo, Dina Boluarte – di aver fomentato lo scontento
popolare.
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