Il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha lanciato ufficialmente la sua iniziativa di accogliere i rappresentanti della società civile dei Paesi candidati all’adesione all’Ue. Un totale di 131 rappresentanti (Ecm) su 567 candidature pervenute è stato selezionato per far parte del gruppo di esperti della società civile che parteciperanno ai lavori del Comitato, facendo così del Cese la prima istituzione ad aprire le porte ai Paesi candidati all’adesione.
L’iniziativa, una priorità politica del presidente del Cese, Oliver Röpke, stabilisce nuovi standard per coinvolgere i Paesi candidati nelle attività dell’Unione, facilitando la loro progressiva e concreta integrazione. “Non possiamo più tenere i Paesi candidati nella sala d’attesa. Dobbiamo iniziare subito a lavorare insieme, scambiando opinioni, creando legami e promuovendo una società civile forte e sana”, ha dichiarato Röpke, sottolineando come l’allargamento rappresenti “una delle scelte più critiche e strategiche per il futuro dell’Ue e del continente”.