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Unione Europea

Ok dalle Commissioni del Pe alle nuove regole sull’intelligenza artificiale

C’è il via libera, con un’ampia maggioranza delle commissioni Mercato Interno e Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, all’accordo per il trilogo sull’AI Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale, la prima al mondo in materia. Il regolamento, che sarà sottoposto al voto della plenaria ad aprile, mira a garantire che i diritti fondamentali, la democrazia, lo stato di diritto e la sostenibilità ambientale siano protetti dall’intelligenza artificiale ad alto rischio, promuovendo al contempo l’innovazione nel settore.

La normativa, approvata con 71 voti favorevoli, 8 contrari e 7 astenuti, detta obblighi per sviluppatori e fornitori di sistemi di IA a seconda del rischio potenziale e del livello di impatto. Il regolamento introduce, inoltre, delle restrizioni all’uso della tecnologia di riconoscimento facciale, e vieta alcune pratiche che comportano un rischio inaccettabile per la sicurezza e i diritti fondamentali, tra cui il social scoring, il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nelle scuole, le tecniche manipolative e i sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili (ad esempio, convinzioni politiche, filosofiche, religiose, orientamento sessuale e razza), e la raccolta non mirata di immagini del volto da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di volti di persone.

Le società che non rispettano le regole rischiano multe che vanno da 7,5 milioni di euro (o l’1,5% del fatturato) a 35 milioni (o il 7% del fatturato globale), a seconda della violazione e delle dimensioni dell’azienda. Le autorità nazionali competenti per la sorveglianza del mercato supervisioneranno l’attuazione dell’AI Act a livello nazionale, mentre il nuovo Ufficio per l’intelligenza artificiale all’interno della Commissione europea garantirà il coordinamento a livello comunitario. Il regolamento sarà applicabile a due anni dall’entrata in vigore, ad eccezione delle norme sui divieti (applicabili dopo 6 mesi), e sull’IA per scopi generali (Gpai, dopo 12 mesi).

“È una giornata storica, siamo i primi al mondo ad avere una normativa così completa sull’intelligenza artificiale che speriamo spiani la strada per un modello incentrato sull’essere umano per l’intelligenza artificiale in tutto il mondo” ha detto l’eurodeputato Brando Benifei, negoziatore del Parlamento Europeo sull’AI Act, sottolineando la necessità di “cominciare quanto prima con l’applicazione” delle nuove norme.

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