L’avvocato ungherese di Ilaria Salis, parlando al telefono con l’ANSA, ha detto di prevedere che “entro fine mese” saranno completate le procedure necessarie a richiedere gli arresti domiciliari a Budapest per la sua assistita italiana, tra cui il versamento di una cauzione di “20 milioni di fiorini ungheresi”, equivalenti a oltre 51 mila euro, e il reperimento di un “domicilio sicuro e sorvegliato” a Budapest.
Il legale, nel confermare la data del “28 marzo”, ha detto che il giudice ha “accelerato” il caso anticipando la seconda udienza finora prevista per il 24 maggio come annunciato il mese scorso in apertura del processo. L’udienza verrà utilizzata per “insistere”, “dare enfasi” alla richiesta di domiciliari e “penso che questa volta verrà accolta”, ha detto Magyar, riferendosi implicitamente a precedenti rifiuti opposti dalla magistratura ungherese. L’avvocato ha ricordato che l’assenso dato da Ilaria Salis a questa soluzione, cui si era opposta in passato, era “imprescindibile”. Magyar inoltre si è detto “molto contento” che anche la famiglia e i legali italiani abbiano accettato di percorrere questa via dei domiciliari a Budapest che lui aveva “sempre sostenuto”.
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