E’ chiamata trasmissione
silenziosa e – così come avvenuto per il covid – preoccupa
particolarmente gli epidemiologi brasiliani alle prese con
l’emergenza dengue. Il numero di contagiati asintomatici è
considerato infatti cruciale per la diffusione dell’epidemia che
ha messo il Paese di fronte ad una nuova emergenza sanitaria.
Le indagini eseguite presso l’istituto di ricerca scientifica
legato al ministero della Salute brasiliano, la Fondazione
Oswaldo Cruz (Fiocruz), mostrano che oltre il 50% delle persone
contagiate non sviluppa sintomi, e con gli eventi legati ai
festeggiamenti del Carnevale che trascinano migliaia di persone
in strada, la crisi – per cui sono già stimati 4,2 milioni di
casi nel 2024 – sembra destinata ad aggravarsi.
“Se una zanzara Aedes egypti punge un asintomatico, sette
giorni dopo è ancora capace di trasmettere la malattia”, spiega
la ricercatrice di Fiocruz, Denise Valle, in un’intervista ad
una tv locale.
Non a caso, a Rio de Janeiro cuore della cultura del
Carnevale nell’ultima settimana i contagi sono cresciuti del 56%
rispetto a quella precedente, con 14.175 nuovi casi che hanno
fatto lievitare il numero complessivo a 39.311. Nell’intero
2023, nello stato, se ne erano registrati complessivamente
51.479.
A livello nazionale i dati del ministero della Salute
mostrano che il Brasile in appena sei settimane ha già superato
la soglia psicologica del mezzo milione di contagi. Numero
quattro volte superiore a quello dello stesso periodo dello
scorso anno.
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