Connect with us

Hi, what are you looking for?

Italiani

Il dopo Amadeus, per Sanremo 2025 è già totonome

All’Ariston hanno da poco smontato, rigorosamente a mano, la scritta ‘Festival della canzone italiana’, ma intanto è già partito il totonome per Sanremo 2025. Amadeus conferma infatti ancora una volta, al microfono di Bruno Vespa per Cinque minuti, di sentire “che è il momento giusto di chiudere dopo cinque anni”.

Un addio che apre per la Rai la difficile partita della successione, dopo i risultati record dell’edizione appena conclusa, con una media del 66% di share, l’88% tra i 15-24enni e una raccolta pubblicitaria ma vista, da 60,2 milioni. Tornato nel suo glass al Foro Italico, Fiorello, che pure si è chiamato fuori dall’eredità Sanremo, lancia la coppia Clerici-Cattelan.

“Ma se ti proponessero di condurre il Festival, accetteresti?”, chiede alla conduttrice in una telefonata a sorpresa. “Con un amico come te, forse”, risponde lei. “Io ti vedo bene con Alessandro Cattelan”, propone lo showman. E Clerici: “Può essere, io adoro Alessandro, penso sia giusto lanciare i giovani e poi non ho niente da perdere, anche se un Festival dovesse andare male, non sarebbe la fine del mondo. A prescindere da tutto, tifo per una donna come Direttore Artistico”.

“Che bello! Noi tifiamo per voi!”, chiosa Fiorello. Sono 14 anni che Sanremo non vede al timone una donna: l’ultima fu proprio Clerici, nel 2010, il festival passato alla storia per la rivolta degli orchestrali. È stata poi all’Ariston nel 2020, come co-conduttrice proprio con Amadeus e in passato ha già detto che non le dispiacerebbe tornare al festival. Tra i volti storici dell’azienda che potrebbero raccogliere il testimone da Amadeus, anche Milly Carlucci e Carlo Conti, già direttore artistico e conduttore tra il 2015 e il 2017 (“Se la Rai mi chiedesse la disponibilità a rifarlo tra uno, due, tre, dieci anni, mi metterò seduto e cercherò di capire, aldilà delle idee, se avrò ancora energia e orecchio per farlo”, ha detto di recente). Cattelan non ha brillato con l’esperienza di Da Grande: si prepara a tornare in prime time con un nuovo progetto in primavera, ma il cammino per guidare la corazzata Sanremo appare ancora lungo. I bookie, che puntano su una new entry, mettono però in pole proprio il nome del conduttore di Stasera c’è Cattelan – che torna in onda domani su Rai2 ospitando la vincitrice del festival, Angelina Mango – seguito da Stefano De Martino, le cui quotazioni in Rai sono date in crescita.

Advertisement

Nel totonome non mancano i big della concorrenza: su tutti Paolo Bonolis, già a Sanremo nel 2005 e 2009, che ha un contratto con Mediaset in scadenza a giugno, e Gerry Scotti, mai in passato all’Ariston. Senza dimenticare l’ipotesi Laura Pausini-Paola Cortellesi. “Intanto – ha detto il direttore dell’Intrattenimento di Prime Time Rai, Marcello Ciannamea – mi piacerebbe rifare Laura & Paola, lo stupendo show di qualche anno fa: sono due artiste meravigliose, ma sono sempre impegnatissime”. Si lascia coinvolgere nel gioco della successione anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Se confermerei Amadeus per il prossimo Sanremo? No, con tutto il rispetto ha già dato, accontentiamolo visto che ha detto che vuole andare via”, dice a Un giorno da pecora. Chi vedrebbe l’anno prossimo? “Non ho una preferenza particolare, ma quella ragazza, Teresa Mannino, mi è è simpatica”. Allora come vedrebbe la coppia Mannino-Fiorello per Sanremo 2025? “Mi piacerebbe, sarebbe una bella coppia”, risponde.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

You May Also Like

Mondo

(ANSA) – ROMA, 30 NOV – I piani per una dura repressione degli uiguri in Cina sarebbero collegati ai più alti livelli della leadership...

In primo piano

Il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che lo sviluppo scientifico e tecnologico deve mirare alle frontiere scientifiche globali, servire il principale campo di...

Italiani

(ANSAmed) – TEL AVIV, 15 FEB – Un calo del 94 per cento dei casi sintomatici di Covid è stato rilevato fra quanti sono...

In primo piano

Più di 5,000 persone sono rimaste ferite nell’esplosione di martedì (4 agosto) al porto di Beirut e fino a 270,000 sono rimaste senza case...