Due agenti della Guardia Civile
sono rimasti uccisi e due feriti, di cui uno gravemente, nello
speronamento di un fuoribordo veloce di narcotrafficanti della
motovedetta sulla quale i militari svolgevano ieri notte un
pattugliamento nel porto di Barbate (Cadice), a sud ovest della
Spagna. Secondo la ricostruzione della Guardia Civile, gli
agenti erano impegnati in un’operazione per identificare gli
occupanti di imbarcazioni superveloci utilizzare da bande di
narcotrafficanti, “una di queste ha investito in pieno la
motovedetta degli agenti del Gruppo di azione rapida della
Guardia Civile (Geas), su cui si trovavano sei agenti”. Tre
persone sono state arrestate, riferiscono fonti investigative
citate dall’agenzia Efe. “Rabbia e indignazione” è stata
espressa dalle organizzazioni sindacali della Guardia Civile “E’
stato un intervento suicida, chi ha dato l’ordine deve dare
spiegazioni”, ha denunciato il rappresentante dell’Associazione
Spagnola della Guardia Civile, José Antonio Belizon, in
dichiarazioni a Efe. I rappresentanti sindacali chiedono di
sapere perché sono stati mandati gli agenti del Gruppo sub su
un’imbarcazione molto più piccola di quella dei narcos nel pieno
del temporale e “sapendo che non era la prima volta che le
narco-lance hanno investito motovedette pattuglia”. Un altro
sindacato, l’Associazione Unificata di Guardia Civile ha
reclamato al ministero degli Interni “un’indagine a fondo”
sull’accaduto, mentre l’associazione di categoria Giustizia per
la Guardia Civile ha chiesto le dimissioni del ministro degli
Interni, denunciando che i colleghi hanno operato su
“un’imbarcazione inadeguata”.
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