Tredici migranti sudanesi sono morti, mentre altri 27 risultano dispersi, in un naufragio avvenuto al largo delle coste tunisine vicino a Sfax, dopo l’affondamento della loro barca in ferro, a bordo della quale si trovavano 42 persone. L’imbarcazione di fortuna era partita dalla costa di Jebiniana, vicino a Sfax (centro-est), secondo il resoconto fornito alle autorità dalle uniche due persone tratte in salvo finora.
L’autorità giudiziaria tunisina ha aperto un’indagine sul naufragio avvenuto al largo di Mahdia che ha portato al ritrovamento finora di 13 corpi di migranti sudanesi. Lo ha dichiarato il portavoce dei Tribunali di Monastir e Mahdia, Farid Ben Jha, alla radio locale Mosaique Fm. Secondo Ben Jha, i migranti erano in possesso di una carta di asilo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Secondo la stessa fonte, proseguono le operazioni di ricerca per salvare i dispersi o recuperare altri corpi.
Intanto, sono state intercettate dalla Guardia costiera tunisina e portate in Tunisia le 105 persone a bordo di una barca in pericolo e di cui non si avevano più notizie da oltre 24 ore. E’ quanto afferma Alarm Phone su X confermando il trasferimento in Tunisia dei 105, mentre dalle autorità tunisine non è arrivata ancora nessuna conferma ufficiale.
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