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Tajani: ‘Ci siamo occupati di Salis prima che scoppiasse polemica’

 “Per ciascun detenuto, indipendentemente dal merito della loro situazione giudiziaria, ci adoperiamo per fornire assistenza e garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali.
Così abbiamo fatto, fin dal primo giorno, per il caso Salis, ben prima che diventasse oggetto di polemiche politiche”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all’informativa urgente alla Camera sulla vicenda di Ilaria Salis. 

 “Evitiamo di trasformare una questione giudiziaria – regolata da norme nazionali ed europee ben definite – in un caso politico. Che regala sicuramente titoloni sui giornali, ma non fa il bene della signora Salis”, ha detto ancora il ministro. “Io garantista lo sono. E lo sono sempre. A prescindere dalle idee politiche di chi è coinvolto in vicende giudiziarie.    L’esperienza dimostra che agire con discrezione e gradualità è proprio nell’interesse primario del detenuto”, ha aggiunto il titolare della Farnesina. 
   

Tensione in Aula alla Camera durante l’informativa di Tajani

 Tensione in Aula alla Camera durante l’informativa del ministro Antonio Tajani sul caso di Ilaria Salis. Sia durante l’intervento del vicepremier che quando a prendere la parola sono stati i vari esponenti dei gruppi si sono registrati battibecchi e richiami al regolamento. La vice presidente di turno, Anna Ascani (Pd), è dovuta intervenire a più riprese per richiamare i colleghi.

Durante l’intervento del ministro Tajani, il deputato Dem Peppe Provenzano è andato all’attacco quando il ministro ha fatto riferimento a questioni di sicurezza a proposito dell’ipotesi di arresti domiciliari per Salis presso l’ambasciata italiana. “Quali sarebbero i problemi di sicurezza? Avete paura ci siano neonazisti in ambasciata?”, ha chiesto Provenzano.

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“Parliamo dei documenti ufficiali”, ha ribattuto Tajani, a cui Provenzano ha risposto “non avevate la stessa preoccupazione con la documentazione segreta del ministero della giustizia”. Ad andare all’attacco – secondo quanto viene riferito – sono stati anche le Dem Marianna Madia e Laura Boldrini, Riccardo Ricciardi (M5s), Marco Grimaldi e Nicola Fratoianni di Avs facendo anche riferimento a quanto accaduto per i Marò.

Altro momento di tensione si è registrato quando il deputato di FI Pietro Pittalis è andato all’attacco più volte dell’intervento di Andrea Orlando ed è stato richiamato da Ascani con la richiesta di rivolgersi direttamente alla presidenza. Un punto sul quale è seguito un botta e risposta sul regolamento. 

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