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Caso Ferragni, interrogatori da marzo. Ora avanti con la raccolta delle carte

Dovrebbero essere fissati a partire dal prossimo marzo gli interrogatori di Chiara Ferragni, di Alessandra Balocco e degli altri indagati nell’inchiesta milanese che intende far luce su presunte truffe per i casi del pandoro “Pink Christmas”, delle uova pasquali Dolci Preziosi e della bambola Trudi ed eventualmente dei biscotti Oreo.

Prima delle convocazioni, l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli – che oggi hanno ricevuto le carte trasmesse per competenza dalla Procura di Cuneo – e condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf, andrà avanti sotto traccia. Nel senso che gli investigatori dovranno raccogliere altro materiale, come i contratti, querele sottoscritte da singoli consumatori e altra documentazione, e tracciare anche il flusso del denaro incassato per i prodotti venduti e per i cachet versati alla influencer.

Dopo di che le Fiamme Gialle elaboreranno una relazione in cui metteranno nero su bianco l’esito dei loro accertamenti ed analisi e che depositeranno agli inquirenti. Si prevede che per questa attività sia necessario almeno un mese se non di più.

Dopo di che dovrebbero essere notificati gli inviti a comparire per sentire la versione degli indagati.
   

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