“Noi siamo il popolo al potere.
Vinceremo con le buone o con le cattive”, ha detto Nicolas
Maduro nel suo intervento per le celebrazioni dell 32mo
anniversario del fallito colpo di stato del 4 febbraio 1992
guidato dall’ex presidente Hugo Chavez.
“Ogni volta che ci danno” le elezioni, “in qualsiasi modo ce le
diano”, il popolo è “organizzato per vincere”, ha affermato
Maduro.
Secondo un accordo firmato a ottobre alle Barbados tra il
governo e l’opposizione, le elezioni si dovrebbero svolgere
nella seconda metà del 2024 con la presenza di osservatori
internazionali.
Il presidente del Parlamento venezuelano, Jorge Rodríguez, ha
convocato per oggi gli attori politici e della società civile
per decidere il cronoprogramma elettorale per il voto delle
presidenziali.
Ma secondo la leader dell’opposizione Maria Corina Machado
che aveva vinto le primarie della sua piattaforma nell’ottobre
2023, e tuttavia confermata ineleggibile dalla Corte suprema del
Venezuela nei giorni scorsi, “l’incontro convocato dal regime
ignora l’impegno firmato a favore di elezioni libere ed eque
nell’accordo delle Barbados”.
“La loro manovra – ha affermato Machado sul suo profilo X – è
un percorso elettorale fraudolento che viola la volontà di
milioni di venezuelani e di tutti noi che desideriamo un
cambiamento”.
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