(V. ‘Cile: stato di emergenza per incendi…’ delle 08:27)
Gli incendi fuori
controllo da giorni in Cile, nella regione centrale di
Valparaíso, possono aver causato “fino a 16 morti”, distrutto
6.000 ettari di bosco e 1.100 case: lo ha detto ai giornalisti
la notte scorsa (la mattina italiana), la ministra dell’Interno
Carolina Tohá. Intanto il governo ha imposto il coprifuoco
mattutino in quattro località, oltre a dichiarare lo stato di
emergenza per le province di Valparaíso e Marga Marga.
Tohá ha riconosciuto che “ancora non c’è certezza sulla
quantità di morti prodotta dagli incendi forestali”, ma che
“esistono due rapporti preliminari che parlano di dieci e 16
vittime”. Un bilancio certo dei morti e dei danni, ha aggiunto,
potrà essere fornito dopo la riunione mattutina del Comitato di
gestione del rischio di disastri (Cogrid), in presenza del
contrammiraglio Daniel Muñoz, designato capo della Difesa
nazionale in questa emergenza.
Infine la ministra ha indicato che per facilitare il lavoro
dei vigili del fuoco e delle squadre di soccorso è stato
disposto a partire da oggi il coprifuoco mattutino (8:00-12:00)
in quattro località: Limache, Quilpué, Villa Alemana e Viña del
Mar.
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