BRUXELLES – Sui migranti “chiedevamo più risorse” e ora “ci sono 10 miliardi in più” e “8 sono dedicati alla dimensione esterna”, cioè a “lavorare per prevenire” i flussi migratori. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni dopo il Consiglio europeo straordinario a Bruxelles.
“Io sono stata leader politico di partito che in Ue ha votato contro gran parte delle questioni criticate ora dagli agricoltori. In Italia abbiamo già fatto del nostro meglio ma la politica europea va cambiata, io ho chiesto di fare sforzi maggiori ma un cambio di linea potrà arrivare dopo le elezioni europee sperando prevalga un approccio diverso da quello ideologico visto finora”. Così la premier Giorgia Meloni, al termine del consiglio Ue, valuta la protesta degli agricoltori che oggi ha messo a ferro e fuoco Bruxelles.
Interrogata poi anche sul caso di Ilaria Salis, la Premier ha detto, “anche in Ungheria c’è l’autonomia dei giudici e i governi non entrano nei processi” ma “quello di cui ho parlato col primo ministro ungherese Orban” è “che venga riservato un trattamento di dignità, rispetto e un giusto processo” per Salis. “Né io né Orban possiamo entrare oggi nel giudizio che compete la magistratura; posso solo sperare che lei sia in grado di dimostrare la sua innocenza in un processo veloce”. Le immagini di Ilaria Salis in tribunale in catene? “Accade in diversi Paesi, anche occidentali, non è nostro costume, sono certo immagini che impattano, ma in altri Stati sovrani funziona così”.
Il partito Fidesz di Viktor Orban nel gruppo Ecr? “E’ un dibattito aperto, ma non è un dibattito di questi giorni, eventualmente è un dibattito che si aprirà dopo le Europee”.