Il presidente uscente di El
Salvador, Nayib Bukele, candidato nelle elezioni di domenica
prossima per un secondo mandato, si è detto ‘onorato’ delle
critiche rivoltegli dalla deputata statunitense Ilhan Omar circa
una sua scarsa propensione democratica.
Il capo dello Stato, che governa nel quadro di uno stato di
emergenza introdotto nel marzo 2022 e prorogato 22 volte, che
gli ha permesso di arrestare oltre 70.000 persone considerate
appartenenti a bande criminali, ha usato uno stratagemma
giuridico per ricandidarsi nuovamente, anche se la Costituzione
lo proibisce.
In questo ambito, la deputata di origine somala ha reso noto
attraverso il suo account X di aver raccolto firme di suoi
colleghi per inviare una lettera al Segretario di Stato Antony
Blinken in cui si sollecita “un’azione contro le minacce alla
democrazia in El Salvador”.
Il Dipartimento di Stato, si sostiene nella missiva, “deve
rivedere il suo rapporto con El Salvador e difendere i valori
democratici. Il popolo salvadoregno merita elezioni libere ed
eque senza timore di repressione”.
Bukele, che secondo i sondaggi otterrà facilmente la
riconferma, ha risposto ironicamente all’iniziativa della
deputata, osservando che nelle elezioni “la scelta spetta ai
salvadoregni”, e che “subire questo tipo di attacchi non mi
preoccupa”.
Aggiungendo quindi: “Ci ;;sentiamo ONORATI di ricevere i suoi
attacchi, a pochi giorni dalla NOSTRA elezione. Sarei molto
preoccupato se avessi avuto il suo sostegno. Grazie”.
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