Il governo cubano ha
rinviato l’aumento di oltre il 500% del prezzo del carburante
previsto per oggi, a causa di un “incidente di ciber-sicurezza”,
secondo quanto ha fatto sapere il primo vice ministro
dell’Economia e della Pianificazione, Mildrey Granadillo, che
non ha tuttavia specificato l’entrata in vigore della misura. Lo
riporta la stampa sudamericana.
“E’ stato deciso di rinviare l’attuazione di una decisione
del governo legata all’aggiornamento dei prezzi dei carburanti”,
ha affermato Granadillo, spiegando che c’è stato “un incidente
di sicurezza informatica” a causa di “un virus proveniente
dall’estero”.
Il governo, che sovvenziona la quasi totalità dei servizi e
dei beni di base consumati dai cubani, a dicembre aveva
delineato un insieme di misure per invertire la crisi economica
che attanaglia il Paese ormai da anni. Secondo le stime
ufficiali, il Pil si e’ contratto fino al 2% nel 2023, mentre
l’inflazione ha chiuso al 30%.
Le autorità avevano annunciato l’aumento a partire dal primo
febbraio, col prezzo di un litro di benzina previsto in aumento
da 25 pesos cubani (0,20 centesimi di dollaro) a 132 (1,10
dollari), pari ad un +528%, secondo quanto aveva annunciato il
ministro delle Finanze, Vladimir Regueiro.
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