Il Fondo Amazzonia ha ricevuto
nel 2023 donazioni per un totale di 762 milioni di real (135
milioni di euro) per finanziare azioni contro i mutamenti
climatici e la deforestazione in Brasile. Si tratta del primo
bilancio annuale in positivo, dopo il congelamento dei
trasferimenti da parte dei Paesi contributori tra il 2019 e il
2022 nel corso del governo di Jair Bolsonaro.
Brasilia prevede inoltre di ricevere nel 2024 donazioni per
3,1 miliardi di real (578 milioni di euro), già promesse da
diversi Paesi. Nel 2023 il Regno Unito ha trasferito 497 milioni
di real (93 milioni di euro), la Germania 186 (34,6 milioni di
euro), la Svizzera 28 (5,2 milioni di euro) e gli Stati Uniti 15
(2,8 miliardi di euro).
Il Fondo Amazzonia è stato creato nel 2008 per ricevere
donazioni da Paesi esteri con cui finanziare progetti di
controllo del disboscamento e controllo dell’ecosistema. I
governi di Germania e Norvegia sono stati a lungo i principali
finanziatori fino al 2019 quando hanno deciso di sospendere i
trasferimenti a causa della mancanza di trasparenza nell’impiego
degli stanziamenti da parte del governo di Jair Bolsonaro e dopo
che l’ex presidente aveva manifestato l’intenzione di cambiare
la destinazione dei fondi verso altri progetti. Dopo l’elezione
di Lula da Silva diversi Paesi hanno già autorizzato la ripresa
del finanziamento e altri hanno annunciato di voler partecipare.
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