La Cina ha rimosso Wang Xiaojun,
tra i massimi scienziati nel settore dei missili, dalla
Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Cppcc), il
ramo minore del parlamento e massimo organo consultivo della
Repubblica popolare. La mossa, ultimo segnale dell’epurazione
nella forza missilistica dell’Esercito popolare di liberazione e
negli appaltatori aerospaziali, è maturata in una riunione
tenuta lunedì, ad un anno dalla sua designazione. L’agenzia
Xinhua, nel riportare la notizia, non ha fornito spiegazioni:
Wang, 54 anni, era fino a poco tempo fa a capo della China
Academy of Launch Vehicle Technology (Calt), istituto statale
d’eccellenza dell’industria aerospaziale cinese e la “base più
antica e più grande della nazione per sviluppo, test e
produzione di armi missilistiche e veicoli di lancio”. Wang ha
trascorso la sua carriera quasi trentennale progettando razzi
alla Calt, unità del principale appaltatore statale dei
programmi spaziali nazionali, la China Aerospace Science and
Technology Corporation. Il suo licenziamento è maturato a poche
settimane da quelli di dicembre di tre funzionari del settore
aerospaziale, compreso il presidente della China Aerospace
Science and Technology Corporation, rimossi dalla Ccppc. La
stessa sorte capitò a stretto giro a nove ufficiali di alto
rango delle forze armate, estromessi sempre dalla Conferenza
consultiva. Cinque di loro erano legati alla Rocket Force,
l’unità d’élite voluta dal presidente Xi Jinping nel 2016 per
supervisionare lo sviluppo dei missili nucleari e balistici
della nazione. In assenza di spiegazioni, l’ipotesi più
accreditata e che tutti siano stati colpiti da accuse di
corruzione: approvvigionamento e sviluppo di attrezzature per la
Rocket Force mobilitano miliardi di dollari. A luglio, l’unità
aveva improvvisamente sostituito i suoi due leader, il
comandante e il commissario politico.
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