Al termine di vari giorni di
complesse e faticose trattative con un settore dell’opposizione
disposto al dialogo con il governo, la Camera dei deputati
argentina ha avviato l’esame della Legge Omnibus, contenente
centinaia di provvedimenti considerati chiave per la politica di
riforme dell’ultraliberista presidente Javier Milei,
Il via libera al dibattito, che secondo diverse fonti potrà
durare fra 35 e 50 ore, è stato ottenuto dopo che gli ‘sherpa’
governativi hanno accettato importanti modifiche al testo base
della legge, riducendone gli articoli da 524 a 385, eliminando
in particolare la parte relativa alla riforma fiscale e quella
sul meccanismo di aggiornamento delle pensioni.
Il gruppo di deputati del partito di governo La Libertad
Avanza conta su solo 38 deputati, con altri sette considerati
sicuri, mentre il quorum per avviare il dibattito, e per
raggiungere un’eventuale approvazione della legge richiede il
sostegno di 128 membri della Camera.
Il consenso per il dibattito del disegno di legge è stato
raggiunto grazie alla disponibilità del settore oppositore
aperto al dialogo formato dai gruppi Ucr (radicali), Pro dell’ex
presidente Mauricio Macri, Hacemos Coalición Federal e
Innovación. Si prevede che i punti principali su cui si
dibatterà in aula saranno la dichiarazione di emergenza
pubblica, la riforma dello Stato e le privatizzazioni delle
aziende pubbliche. Il governo spera di poter ottenere
l’approvazione della Camera già domani, per poter trasmettere
poi la legge al Senato per l’esame finale.
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