
BRUXELLES – “Non commentiamo sui casi individuali”. Così un portavoce della Commissione Europea a proposito del caso dell’italiana Ilaria Salis, apparsa in catene in un tribunale di Budapest. “Le detenzioni sono responsabilità principale degli Stati membri”, ha aggiunto. “Possiamo dire che nel dicembre del 2022 abbiamo dato delle raccomandazioni agli Stati membri sugli standard minimi per le detenzioni e attendiamo dagli Stati membri aggiornamenti sull’attuazione di queste raccomandazioni”.
