“Mi piacerebbe tanto fare un film. Mi spinge sempre più anche il fatto che al cinema escano tante cose belle e allora viene voglia di farle anche a te”. Risponde così Roberto Benigni sul suo futuro al cinema, dove manca come regista dal 2005 con La tigre e la neve, rispondendo oggi a margine della cerimonia di consegna del suo dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti presso la sede romana dell’Università di Notre Dame.
“Ogni volta che sono stato in pubblico – prosegue il premio Oscar – ho sempre detto: sto preparando un film, che poi era la verità. Ho sempre la porta aperta, non mi sono mai fermato e desidererei tantissimo farlo.
Ho avuto anche tante offerte, sia in Italia che all’estero, per partecipare come attore, però ciò che mi piacerebbe davvero realizzare è un’opera personale, anche piccola non grande, ma che abbia il senso, che prenda il mio cuore e anche quello che sta accadendo in questo momento. Siamo circondati da degli avvenimenti così possenti, che non si possono non sentire i riflessi nella nostra anima. La cosa più grande che deve fare un artista – prosegue – è regalare la gioia. Io vorrei fare un piccolo film, nel quale lasciarsi andare a un momento di gioia e di spensieratezza. Per fare ciò bisogna avere sulle spalle tutto il dolore del mondo, perché per fare gioia bisogna avere il dolore. Si tengono insieme”.
Quanto al successo di C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi che quest’anno ha battuto tutti i record del suo La vita è bella, Benigni incalza: “Mi piacerebbe tanto tornare al cinema, sia per il film di Paola Cortellesi sia per quello di Matteo Garrone, che sta in una buonissima posizione per gli Oscar e che ho cercato di sostenere con tutte le mie forze perché c’è un sentimento immenso. Ecco, mi piacerebbe tanto fare un film pieno di sentimento anche a me”.
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