Parigi attende con ansia il
promesso ‘assedio’ dei trattori previsto da domani per impedire
il rifornimento della capitale da parte di una parte degli
agricoltori in mobilitazione, insoddisfatti delle promesse del
governo. E oggi, per tentare di alleviare la tensione, il primo
ministro Gabriel Attal ha in programma di visitare un
allevamento bovino nel dipartimento Indre-et-Loire, dove
prenderà la parola, secondo quanto annuncia palazzo Matignon.
Malgrado la sospensione della protesta degli agricoltori,
diverse autostrade oggi sono ancora bloccate dai trattori: è il
caso dell’A7 nel sud, fra Chanas e Orange e fra Marsiglia e
Avignone, dell’A4 nel dipartimento della Mosa, fra Manheulles e
Haudiomont, così come l’A9 all’altezza di Nîmes, sempre nel sud,
che ieri avrebbe dovuto essere sgomberata.
L’atmosfera è ancora di forte contrapposizione, malgrado le
concessioni fatte dallo stesso Attal parlando direttamente agli
imprenditori agricoli sulle barricate e la conseguente
smobilitazione della protesta annunciata venerdì sera da parte
del movimento di protesta. “Da lunedì 29 gennaio alle 14 gli
agricoltori dei dipartimenti Aisne, Aube, Eure, l’Eure-et-Loir,
Ile-de-France, Marne, Nord, Oise, Pas-de-Calais, Seine-et-Marne,
Seine-Maritime e Somme, membri dei sindacati Fnsea e Giovani
Agricoltori del Grande Bacino parigino inizieranno un assedio
della capitale per un tempo indeterminato”, si legge in un
comunicato congiunto delle due sigle, che insieme rappresentano
la maggioranza della categoria e che non ritengono sufficienti
le promesse del governo. “Tutte le arterie stradali che
conducono alla capitale saranno occupate dagli agricoltori”, si
aggiunge nel comunicato sindacale.
Il presidente della sigla Fnsea, Arnaud Rousseau, in tv ha
dichiarato: “Il primo ministro ha preso in considerazione solo
una parte delle 122 rivendicazioni che noi abbiamo avanzato”,
esprimendo la volontà di discutere con Attal punto per punto,
“rivendicazione per rivendicazione”.
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