
BRUXELLES – “Nonostante tutti i progressi compiuti, c’è ancora molto lavoro da fare sull’Unione bancaria: ci manca un elemento importante: la garanzia europea dei depositi”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, aprendo il convegno ‘Dieci anni con l’euro’ a Riga, in Lettonia. “Abbiamo lavorato duramente per garantire che il settore bancario dell’Ue possa continuare a essere una fonte di finanziamento affidabile e sostenibile per l’economia europea”, ha sottolineato Dombrovskis, osservando che “dopo molti anni di lavoro e riforme, le banche dell’Ue sono ora forti e in buona forma, il settore si è sviluppato, la sua resilienza è sostanziale”.
“Il sistema funziona bene con regole forti che consentono sia all’Ue e sia alle autorità nazionali di gestire efficacemente la crisi bancaria“, ha continuato. Tuttavia, “non siamo ancora arrivati” al punto di completare l’Unione bancaria, ha evidenziato il vicepresidente incoraggiando a “continuare a lavorare per portare a termine il progetto”.
Soffermandosi sul tema dell’evento ha giudicato l’ingresso di nuovi Paesi nell’area euro come “un buon segnale”. “Conferma lo status dell’euro come valuta globale di successo, attraente e resiliente”, ha affermato. Il numero dei Paesi della zona euro è salito a venti con l’ingresso della Croazia. “La Bulgaria probabilmente sarà la prossima, e sta lavorando duramente dal punto di vista tecnico e politico, ha compiuto progressi significativi e spero possa soddisfare presto tutti i criteri in modo da poter diventare il ventunesimo membro dell’Eurozona”, ha aggiunto.
