Circa 569 rifugiati Rohingya sono
morti, o risultano dispersi, durante traversate mortali via mare
nel 2023 : è il dato di dispersi o morti nelle acque nel Mare
delle Andamane e nel Golfo del Bengala più alto dal 2014,
quando il totale raggiunse 730, ha deplorato oggi a Ginevra
l’Unhcr l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Le stime mostrano che nel 2023 un Rohingya sarebbe morto o
scomparso per ogni otto persone che tentavano di partire e via
mare nel sudest asiatico. Ciò rende il Mare delle Andamane e il
Golfo del Bengala uno dei tratti d’acqua più mortali al mondo,
ha affermato il portavoce dell’UNHCR, Matthew Saltmarsh.
La maggior parte di coloro che hanno tentato questi viaggi erano
bambini e donne: circa il 66% di coloro che hanno intrapreso
questi viaggi mortali. I rifugiati sono partiti dal Bangladesh
e, in misura minore, dal Myanmar, ha precisato il portavoce. I
sopravvissuti hanno condiviso resoconti terrificanti di abusi e
sfruttamento durante il viaggio, compresa la violenza di genere,
ha aggiunto..
“Queste cifre- ha detto Matthew Saltmarsh – ci ricordano in
modo agghiacciante che l’incapacità di agire per salvare le
persone in pericolo causa morte. Sempre più persone disperate
muoiono sotto la sorveglianza di numerosi Stati costieri in
assenza di soccorsi tempestivi e di sbarchi nel luogo sicuro più
vicino”.
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