“Abbiamo concordato in linea di principio l’avvio della missione Ue nel Mar Rosso, ora dobbiamo lavorare per l’unanimità sul quando”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine del Consiglio Ue.
Tajani, ‘informeremo le Camere su missione in mar Rosso’
Sulla missione nel mar Rosso “informeremo il Parlamento, per come sono le cose non è obbligatorio ma naturalmente lo informeremo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ai cronisti a Bruxelles. “Io già informato, nei dibattiti che ci sono stati, in più occasioni, quelle che sono le nostre intenzioni, e già dalla prossima mia presenza in Parlamento dirò quello che stiamo facendo. E’ giusto che il Parlamento sia informato ma la missione militare è già stata autorizzata, si tratta di quella dello stretto di Hormuz”, ha aggiunto.
Quello nel mar Rosso “è un intervento militare a difesa delle navi mercantili italiane, c’è un crollo nel traffico mercantile, noi siamo un Paese esportatore e abbiamo il dovere di difendere le nostre navi. Non facciamo la guerra a nessuno ma difendere le nostre navi è un dovere della Repubblica e del governo”, ha spiegato Tajani.
Ipotesi una nave italiana nella missione Ue nel mar Rosso
Una nave della Marina Militare italiana potrebbe partecipare alla nuova missione Ue nel Mar Rosso in fase di programmazione. Mentre la ‘Martinengo’, la fregata attualmente impegnata nell’area a protezione dei mercantili nazionali dagli attacchi Houthi, dall’8 febbraio sarà la nave-comando di un’altra operazione europea, Atalanta, contro la pirateria, che opera in acque vicine. I dettagli sul contributo dei singoli Paesi alla nuova missione – che si innesterà sull’operazione Agenor nello Stretto di Hormuz, nata su iniziativa francese – devono ancora essere definiti. Se ne parlerà probabilmente il 30 e 31 gennaio a Bruxelles, dove è in programma una riunione dei ministri della Difesa Ue.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA