Sono stati quasi 20.000 gli aborti
segnalati nelle strutture sanitarie pubbliche in Tunisia nel
2023. Lo ha affermato Mohsen Hassen, psicologo e direttore
dell’Ufficio nazionale per la famiglia e la popolazione (Onfp),
a margine di una conferenza organizzata a Tunisi sulla famiglia
migrante, spiegando che questa cifra è in aumento rispetto
all’anno precedente, a causa di diversi fattori, tra cui il
matrimonio tardivo, i rapporti sessuali al di fuori del
matrimonio e l’immigrazione. La Tunisia è uno dei primi paesi
arabi ad aver riconosciuto il diritto all’aborto alle donne,
sposate o nubili, in virtù del decreto legge n. 73-2 del 26
settembre 1973, che ha modificato l’articolo 214 del Codice
penale.
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