La Corte di Malindi, in Kenya, ha
ordinato una perizia psichiatrica per il fondatore della
cosiddetta “setta del digiuno” Paul Makenzie e 30 co-accusati
tra l’altro di omicidio, terrorismo e torture, nel processo che
ha avuto inizio oggi, dopo che il capo della pubblica accusa
keniota, Renson Ingonga, aveva annunciato la fine delle indagini
e le relative accuse per Mackenzie e i suoi presunti complici.
Il controverso predicatore e gli altri sono ritenuti
responsabili della morte di 429 seguaci del culto, tra cui 238
minori, i cui corpi sono stati riesumati dalla foresta di
Shakahola, dove erano riuniti dopo essere stati convinti a
digiunare “per poter vedere Gesù in paradiso”. L’udienza è stata
quindi aggiornata al prossimo 6 febbraio, come riferisce il
quotidiano The Standard.
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