Tra i 27 Paesi membri dell’Ue
sembra esserci “un ampio consenso” sulla necessità di agire “in
modo rapido e pragmatico” per garantire la navigazione nel Mar
Rosso e contrastare gli Houthi, creando una missione Ue. Lo
assicura una fonte diplomatica all’ANSA. Ora si chiederà al
Gruppo Politico-Militare di fornire le sue “raccomandazioni” e
al Comitato militare dell’Ue di fornire “al più presto” le
indicazioni militari sul concetto di gestione della crisi.
n mattinata è stata infatti affrontata al Comitato di Politica e
Sicurezza (Cops) la possibilità di lanciare una missione Ue
nell’area ed è stata “espressa la volontà” di procedere con la
proposta del Servizio di Azione Esterna di creare una missione
sulla base della già esistente Agenor – a guida francese – e con
un’area di operazioni “dal Golfo e dallo Stretto di Hormuz al
Mar Rosso”.
Agenor è il ramo militare della più ampia ‘Emasoh (European
Maritime Awareness in the Strait of Hormuz), avviato il 20
gennaio 2020 con una dichiarazione di sostegno europea congiunta
ed è pienamente operativo dal 25 febbraio 2020. Belgio,
Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi,
Norvegia e Portogallo partecipano attualmente all’operazione. La
European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz “mira a
garantire un ambiente di navigazione sicuro, a contribuire alla
de-escalation delle tensioni e a facilitare un dialogo regionale
inclusivo nello Stretto di Hormuz”, si legge sul sito della
missione.
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