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Unione Europea

Gentiloni: “Da tensioni nel Mar Rosso rischi per l’economia europea”

BRUXELLES – “Non possiamo sottovalutare la possibilità che la tensione nel Mar Rosso abbia delle conseguenze” sull’economia europea, “che per il momento non sembrano esserci ma che potrebbero” esserci “nelle prossime settimane sui prezzi dell’energia e di conseguenza sull’inflazione”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, arrivando all’Eurogruppo. “Di fronte a un contesto di crescita molto bassa, si stanno verificando alcuni rischi dal punto di vista geopolitico”, ha evidenziato Gentiloni.

Per l’economia europea “ci sono crescenti preoccupazioni sui rischi al ribasso provocati dalle tensioni geopolitiche e soprattutto da quanto sta accadendo nel Mar Rosso” con gli attacchi “dagli Houthi”, ha spiegato Gentiloni, evidenziando che le conseguenze “potrebbero materializzarsi nelle prossime settimane“. L’Eurogruppo si è riunito anche per “una discussione sulla competitività” incluso lo scambo “che il collegio dei commissari Ue ha avuto lo scorso venerdì insieme a Mario Draghi“, ha detto prima della riunione dei venti ministri dell’area euro. La discussione ha per oggetto “in particolare la relazione tra la competitività Ue e i prezzi dell’energia e il mercato energetico”.

Il commissario si è fatto portavoce anche della soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo sulla revisione della governance economica. Il Parlamento voterà mercoledì la sua relazione e si prevede l’avvio dei triloghi (i negoziati tra le istituzioni Ue, ndr) al più presto per consentire la conclusione di questo processo “nelle prossime settimane”, ha detto Gentiloni.

“Il Parlamento europeo sta facendo il suo lavoro e la relazione” sulla riforma del Patto di stabilità “proposta dai due relatori è una base molto solida” per l’avvio dei negoziati tra le istituzioni eurounitarie, ha osservato Gentiloni. “Penso che ci sia spazio, anche se limitato, per avere un accordo” tra i Paesi Ue e l’Eurocamera “che sia anche migliore di quello che è stato raggiunto” con l’intesa politica tra i ministri delle Finanze lo scorso 20 dicembre. “Un margine piccolo, ma sufficiente”, ha aggiunto ancora il commissario Ue. Nella sua posizione sulla riforma della governance economica, l’Eurocamera chiede maggiore flessibilità sugli obblighi di riduzione del deficit per i Paesi più indebitati.

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“Il ruolo dell’economia tedesca è di particolare importanza” in Europa, “ma stiamo anche considerando la possibilità di un graduale rimbalzo l’anno prossimo, che avrebbe conseguenze anche per altre economie molto legate a quella tedesca”, ha aggiunto Gentiloni interpellato sui dati diffusi oggi a Berlino che vedono il Pil tedesco in flessione dello 0,3% nell’ultimo trimestre del 2023. “Nel terzo trimestre” del 2023 “abbiamo avuto 12 Paesi Ue con crescita negativa e 13 con crescita molto, molto bassa”. “Questi sono i numeri”, ha evidenziato.

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