
LONDRA – Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato di aver eliminato l’enorme arretrato di domande presentate dai richiedenti asilo una volta arrivati illegalmente sulle coste del Regno Unito. In un comunicato l’Home Office ha affermato che la promessa fatta dal premier conservatore un anno fa per elaborare 92 mila richieste è stata mantenuta: anzi, i funzionari ministeriali hanno fatto di meglio, in quanto nel 2023 ne sono state evase 112 mila, con un notevole risparmio per i contribuenti.
L’accoglienza di chi attende una risposta costa infatti milioni in quanto la maggior parte dei migranti viene ospitata all’interno di hotel. Ma si è scatenata una polemica politica dopo che l’opposizione laburista ha contestato con forza i dati dell’esecutivo Tory. Per il responsabile all’immigrazione nella compagine laburista, Stephen Kinnock, si tratta di affermazioni “ingannevoli” in quanto restano 4mila domande non ancora risolte e ci sono circa 17 mila richiedenti asilo di cui l’Home Office ha perso le tracce.
Inoltre Kinnock ha ricordato come da quando i conservatori sono al potere il numero delle domande d’asilo è aumentato in modo esponenziale nel Regno. L’annuncio arriva dopo i dati sui quasi 30 mila migranti che nel 2023 hanno attraversato la Manica per arrivare nel Regno: un numero in diminuzione rispetto al record di oltre 45mila registrato nel 2022.
L’immigrazione si preannuncia come una questione chiave nella campagna per le elezioni legislative in programma nel 2024. Il primo ministro Rishi Sunak ha anche promesso di fermare l’attraversamento della Manica da parte dei migranti illegali. Nel 2023, 29.437 migranti hanno effettuato la traversata, rispetto ai 45.774 del 2022, secondo i dati del ministero degli Interni britannico.
Il bilancio del 2023, però, resta il secondo più alto mai registrato, superiore a quello del 2021 (28.526). Fino al 29 novembre, secondo i dati, circa il 20% dei migranti arrivati sulle coste inglesi nel 2023 provengono dall’Afghanistan. Seguono gli iraniani, (12%), poi i turchi (11%), gli eritrei (9%) e gli iracheni (9%). Il numero degli albanesi, tra i più numerosi ad aver effettuato la traversata nel 2022 (12.658), è invece diminuito di oltre il 90%. Londra e Tirana hanno raggiunto un accordo per impedire agli albanesi di partire illegalmente per il Regno Unito. Il governo britannico ha più volte accolto con favore il successo di questo accordo, così come quello concluso con la Francia a marzo.
