BRUXELLES – Stati membri ed eurodeputati hanno concluso oggi un accordo sulla riforma del mercato Ue dell’elettricità inteso a incoraggiare gli investimenti nelle energie senza emissioni di carbonio – compreso il nucleare – e a moderare le bollette dei consumatori, ha annunciato il Consiglio europeo in un comunicato stampa. L’accordo, concluso dopo una notte di difficili negoziati, “contribuirà a stabilizzare i mercati a lungo termine e ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e non fossili”, ha affermato la ministra spagnolo dell’Energia, Teresa Ribera, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Unione europea..
Il mercato dell’elettricità Ue – in base all’intesa raggiunta – si aprirà così ai contratti d’acquisto a lungo termine per le rinnovabili e ai contratti per differenza come standard per l’intervento pubblico a sostegno degli investimenti in nuovi impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici senza bacino, e nucleari. Gli Stati avranno inoltre la possibilità di usare contratti di acquisto a lungo termine per la nuova generazione rinnovabile. I contratti bidirezionali per differenza funzioneranno su un prezzo di riferimento concordato tra Stati e fornitori.
Se il prezzo di mercato dell’elettricità è inferiore, lo Stato versa la differenza al fornitore. Se il prezzo è superiore, è quest’ultimo che versa la differenza allo Stato, con i ricavi che potranno essere ridistribuiti, utilizzati per finanziare sconti in bolletta ai cittadini, o in investimenti per ridurre i costi dell’elettricità per i clienti finali. La riforma mira a rendere i prezzi dell’elettricità meno dipendenti dalla volatilità dei combustibili fossili, accelerare la diffusione delle rinnovabili, e include disposizioni per proteggere i consumatori dalle impennate dei prezzi.