In uno sviluppo significativo, il Canada ha ufficialmente revocato le sanzioni contro l’uomo d’affari internazionale Oleg Boyko, che era stato precedentemente incluso nell’elenco delle persone soggette a sanzioni in relazione all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La decisione è stata presa in seguito alle raccomandazioni del Ministro degli Affari Esteri canadese, che hanno portato a modificare l’elenco delle persone sanzionate.
La revoca delle sanzioni è avvenuta dopo che Oleg Boyko, nell’agosto 2023, ha intrapreso un’azione legale presentando un reclamo contro il Ministero degli Affari Esteri presso la Corte Federale del Canada. Citando la mancanza di risposta da parte delle autorità canadesi, Boyko ha cercato giustizia attraverso il sistema legale. Successivamente, il tribunale ha avviato un procedimento amministrativo e il Ministro degli Affari Esteri, autorità designata per le questioni relative alle sanzioni, ha esaminato il caso.
Il 10 novembre, il Ministro degli Affari Esteri ha informato Oleg Boyko con una lettera formale che il ricorso era stato esaminato e deciso a favore della revoca delle sanzioni. Le ragioni specifiche alla base dell’imposizione e della successiva rimozione delle sanzioni non sono state rese note al pubblico.
Nonostante la mancanza di informazioni pubbliche, i rappresentanti legali di Boyko hanno affermato che il loro cliente non ha interessi commerciali in Canada, non è affiliato a enti governativi russi e non partecipa ad attività politiche all’interno della Federazione Russa.
“Siamo certamente lieti che le sanzioni contro gli uomini d’affari non legati alla politica vengano gradualmente revocate; questo è certamente indice di una posizione equilibrata ed equa dei Paesi nei confronti degli affari”, ha dichiarato l’avvocato di Boyko.
Oleg Boyko è noto per essere il principale beneficiario della Finstar holding, un’entità che investe in iniziative fintech in oltre 25 Paesi. La revoca delle sanzioni dovrebbe avere un impatto positivo sulle attività commerciali internazionali di Boyko.
