BRUXELLES – Milano avrà una delle sedi del Tribunale unificato dei brevetti (Tub). “Il governo italiano ha concordato con Francia e Germania di istituire a Milano la sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale – ha annunciato con un tweet il ministro degli Esteri Antonio Tajani – e l’intesa sarà formalizzata nel prossimo Comitato amministrativo” del Tub. “Un risultato importante per l’Italia”. E’ “un traguardo importante per l’intero Paese” sottolinea a sua volta il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
La comunicazione di Tajani è arrivata dopo che lo stesso Tribunale aveva annunciato che a causa della Brexit dal primo giugno prossimo, in via provvisoria, le competenze assegnate inizialmente a Londra sarebbero passate in parte a Parigi e in parte a Monaco di Baviera, le altre due sedi deputate fin dall’inizio a ospitare le attività del Tub. Senza quindi menzionare la possibilità di una successiva ripartizione dei compiti con il capoluogo lombardo, da anni candidato a ospitare una parte importante dell’attività di questo organismo.
Il ruolo affidato a Milano è “un risultato importante per l’Italia e il capoluogo lombardo – si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri – frutto di una scelta politica degli Stati che aderiscono al Tub a seguito di un’intensa azione politica e diplomatica condotta dall’Italia”. Un’azione che ha visto in prima linea la Farnesina e il ministero della Giustizia. E che sgombra il campo, almeno per ora, dall’ipotesi che la sede italiana venisse in qualche misura depotenziata attraverso l’assegnazione di competenze limitate o comunque di minore importanza.
“La sezione milanese – sottolineano alla Farnesina – giudicherà importanti contenziosi sui brevetti unitari in settori rilevanti per il sistema imprenditoriale italiano”. La nuova sede di Milano dovrebbe essere operativa entro un anno e i locali destinati ad ospitarla sono già stati individuati. “Gli stati parte del Tub hanno riconosciuto i punti di forza e le oggettive ragioni a sostegno della candidatura” del capoluogo lombardo che così aggiunge un altro tassello alla sua rinnovata centralità nel sistema imprenditoriale e culturale del Paese. L’avvio del Tribunale unificato dei brevetti il primo giugno 2023, si sottolinea al ministero guidato da Tajani, è “una pietra miliare” per il settore della proprietà industriale a livello europeo. E corona con successo decenni di negoziati in Europa, introducendo un nuovo strumento sovranazionale di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei.
Tutto ormai è quindi pronto perchè finalmente trovi attuazione quella che può essere definita come una rivoluzione nel campo dei brevetti e della proprietà intellettuale. Il nuovo sistema consentirà infatti di avere un’unica procedura centralizzata per l’ottenimento di brevetti riconosciuti in tutti i Paesi dell’Unione con un considerevole risparmio sia sui costi che sui tempi. Parallelamente, il Tribunale unico consentirà di ottenere delle sentenze che dovranno essere riconosciute e applicate in tutti i Paesi aderenti al sistema.