BRUXELLES – L’Unione europea deve “rimanere concentrata sull’autonomia strategica a trecentosessanta gradi, questo significa investire nella difesa e nella cooperazione, accompagnare l’industria” e “trovare un modo per cooperare con i partner che la pensano allo stesso modo, come Regno Unito, Norvegia e Stati Uniti”. Lo ha detto il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri e già presidente del Comitato militare dell’Ue, intervenendo al summit europeo sulla difesa e la sicurezza. L’autonomia strategica “è un pilastro” e tocca più settori, ha osservato Graziano, indicando l’importanza per i Ventisette di tagliare le dipendenze nella difesa, nell’energia e nei semiconduttori. “L’Ue deve offrire buone iniziative per sostenere e accompagnare l’industria verso un nuovo modo di coordinarsi, con compiti chiari”, ha sottolineato Graziano. L’autonomia strategica, ha aggiunto, “si basa sulla capacità di parlare con una voce sola quando serve: quando l’Ue parla con una sola voce è estremamente potente, quando è divisa è estremamente debole”.
Davanti alle sfide portate dalla guerra in Ucraina e dal contesto geopolitico, “abbiamo il fondo europeo per la difesa, un’iniziativa estremamente positiva, con un bilancio di circa 8 miliardi di euro, ma probabilmente abbiamo bisogno di una somma di denaro maggiore”. Lo ha detto il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri e già presidente del Comitato militare dell’Ue, intervenendo al summit europeo sulla difesa e la sicurezza. “Abbiamo avuto un’iniziativa di grande successo durante la pandemia, con il NextGenerationEu, di certo questo è il momento per individuare ciò che è critico per l’autonomia strategica dell’Ue nel settore della difesa, nel settore navale militare, nell’energia e per le navi commerciali”, ha spiegato Graziano, evidenziando che “iniziative Ue per sostenere e accompagnare l’industria a cooperare meglio sono le benvenute”.