BRUXELLES – La plastica monouso potrà rientrare tra le attività economiche che possono avere la patente green Ue per gli investimenti sostenibili. E’ quanto emerge dalle proposte di atto delegato sulla cosiddetta ‘tassonomia ambientale’, che la Commissione europea, terminato ieri a mezzanotte il periodo di consultazione pubblica, presenterà nelle prossime settimane. Gli inceneritori vengono invece esclusi dalla classificazione. La produzione di plastica è considerata sostenibile se risponde a uno tra i criteri del riuso, del contenuto riciclato, oppure del contenuto a base biologica. Le ong Zero Waste Europe, Wwf, ClientEarth e altre oggi hanno pubblicato un’analisi approfondita sui regolamenti, mettendo in luce la loro battaglia “per dare priorità al riuso”. Con questa proposta Ue, rileva tuttavia il rappresentante di Zero Waste, Janek Vahk, “la plastica monouso potrà essere definita sostenibile se rispetta uno solo degli altri due criteri”. Molto positiva è invece la valutazione delle ong sul resto del testo che riguarda i rifiuti. “E’ molto importante è che gli inceneritori non siano inclusi nella tassonomia”, evidenzia Vahk, indicando che quindi non avranno la patente verde.
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