BRUXELLES – “L’Unione europea è seriamente preoccupata per l’escalation a Gaza a seguito dei raid aerei israeliani di oggi e deplora profondamente la perdita di vite civili, compresi i bambini, chiedendo il rispetto del diritto internazionale umanitario: le vite civili devono essere protette in ogni circostanza”. Lo riferisce in una nota il portavoce dell’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.
“Esortiamo tutte le parti a esercitare la massima moderazione, promuovere la calma e lavorare per un orizzonte politico e una stabilità regionale in linea con gli impegni delle dichiarazioni di Aqaba e Sharm el Sheikh”, aggiunge.
Almeno 13 persone, tra cui quattro donne e quattro bambini, sono rimaste uccise negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza di stamattina. I feriti sono 20 secondo il ministero della Sanità della Striscia, citato dalla agenzia Wafa. Negli attacchi sono stati uccisi 3 alti comandanti della Jihad islamica, stando a quanto afferma il portavoce militare.
Sempre secondo il portavoce militare, il comandante delle Brigate al-Quds nel nord della Striscia Khalil Bahitini era il responsabile degli ultimi lanci di razzi verso Israele e stava “preparando ulteriori tiri”. Durante gli attacchi sono stati colpiti a Gaza City, Rafah e Khan Younis, anche impianti per la produzione di razzi compressi e una struttura usata per produrre componenti per i tunnel dell’organizzazione. Inoltre sono stati distrutti 6 centri militari e una postazione militare della Jihad. Lo stato di allerta è stato proclamato da Israele nell’area circostante la Striscia di Gaza, nel timore di lanci di razzi da parte della Jihad islamica in seguito all’uccisione di tre dei suoi dirigenti militari. Le strade israeliane vicine alla Striscia sono state chiuse e il traffico della linea ferroviaria è stato interrotto nel tratto fra Ashkelon e Sderot.
Agli abitanti della zona è stato ordinato di restare nelle vicinanze dei rifugi e delle stanze protette. La radio militare ha riferito che centinaia di riservisti sono stati richiamati.