(ANSA) – MACOMER, 27 APR – Pascoli e aziende sempre più
green: il Consorzio di tutela del Pecorino Romano dop punta sul
progetto europeo Life Magis, Made Green in Italy. Si tratta
dell’unico comparto del settore lattiero caseario ovino ad aver
aderito al progetto, raccogliendo la sfida e puntando
all’ambizioso obiettivo della “certificazione verde” che
garantisce produzioni sostenibili a vantaggio del consumatore
finale. Il progetto dell’Unione Europea misura l’impronta
ambientale, ovvero quanto un allevamento o un’azienda di
trasformazione inquinano per poi indicare correttivi che, se
seguiti correttamente, garantiranno la svolta green.
Chiusa la prima fase dopo due anni e mezzo, il punto della
situazione è stato fatto a Macomer, con il direttore generale
del Consorzio Riccardo Pastore e il presidente Gianni Maoddi,
che hanno sottolineato come l’esigenza della sostenibilità sia
ormai imprescindibile per i consumatori, che sono sempre più
attenti a questo aspetto e, a monte del processo, per allevatori
e trasformatori. Una sfida che proietta il Pecorino Romano DOP
nel futuro, con i suoi 600 milioni di fatturato al consumo
all’anno e le 12mila aziende del comparto.
La prima fase è iniziata a dicembre 2019 con le 4 aziende che
hanno volontariamente aderito al progetto pilota: Foi srl di
Macomer, La Concordia di Pattada, Sarda Formaggi di Buddusò e
Fratelli Maoddi di Nuragus. Obiettivo finale del percorso green
è produrre inquinando poco e nel pieno rispetto dell’ambiente,
con risultati dimostrati e verificati da enti terzi. Lo studio
della cosiddetta impronta ambientale, ovvero dell’inquinamento
prodotto negli allevamenti e nelle aziende di trasformazione,
sarà ora presentato al ministero dell’Ambiente che rilascerà una
valutazione media sul livello di sostenibilità. A quel punto,
tutte le aziende associate al Consorzio potranno avviare il
percorso per ottenere il marchio Made Green in Italy. (ANSA).