BRUXELLES, 25 APR – La bozza di proposta di legge Ue contro il traffico di essere umani “non è all’altezza dello scopo in settori cruciali come la lotta alla traffico di essere umani online e lo sfruttamento sessuale, anche minorile, facilitato dalla tecnologia digitale”. E’ l’allarme lanciato dall’italiano Andrea Salvoni, coordinatore Osce in carica per la lotta alla tratta di esseri umani, durante un incontro con la commissaria Ue agli interni, Ylva Johansson, e i rappresentati degli uffici preposti alla lotta al traffico degli essere umani dei Ventisette.
Salvoni ha tuttavia sottolineato che la bozza di documento in cantiere in Ue “rafforza il quadro generale della politica anti-tratta, in particolare sulle disposizioni relative all’identificazione delle vittime, alla responsabilità per le persone giuridiche e alla raccolta dei dati”. L’inviato Osce, che da pochi giorni è subentrato nel ruolo di coordinatore dell’ufficio dopo l’addio dell’americano Valiant Richey, ha evidenziato infine che “il Parlamento e il Consiglio dell’Ue devono rafforzare il testo in materia di misure contro le minacce digitali, rendendolo più ambizioso ed efficace, cogliendo così la possibilità di diventare un punto di riferimento a livello mondiale per la lotta alla tratta e allo sfruttamento a scopo sessuale”.