BRUXELLES – “Esprimo piena solidarietà ai Paesi che sono stati attaccati nella rilettura della loro storia e ai nostri alleati europei: conosciamo la storia e ci atteniamo alle frontiere internazionalmente riconosciute e mi guardo bene dall’indebolire questa posizione, non penso che appartenga alla posizione di un diplomatico usare quel tipo di linguaggio”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a margine del summit dei Paesi del Mare del Nord a Ostenda, soffermandosi sulle parole usate dall’ambasciatore cinese in Francia sull’indipendenza delle repubbliche ex sovietiche.
Un’ottantina di europarlamentari hanno lanciato un appello alla ministra degli Esteri francese Catherine Colonna affinché l’Ambasciatore cinese in Francia venga dichiarata persona non grata.
“È stato importante che Pechino abbia preso la distanza dalle parole del suo ambasciatore in Francia: ora abbiamo una risposta concreta che quelle posizioni non solo la posizione ufficiale della Cina ed è buona notizia“. Così l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell al termine del Consiglio Ue Affari esteri. “Sulla Cina continueremo a discutere, stiamo lavorando a un documento di posizionamento, per capire come attuare un nuovo approccio verso la Cina da parte dell’Ue e che dovrà essere deciso dal Consiglio Europeo”, ha aggiunto.